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GOOGLE ONORA GIACOMO LEOPARDI
Oggi 29 giugno 2023 si selebra il 225esimo anniversario della nascita di colui che viene considerato il più grande poeta del Romanticismo Ottocentesco, Giacomo Leopardi. Nacque a Recanati il 29 giugno 1798, autore dello Zibaldone, fu poeta, filosofo, scrittore e filologo ed oggi diventa il protagonista di Google che gli dedica il doodle in prima pagina. Nato primogenito dal conte Monaldo, col quale ebbe sempre rapporti tempestosi, e Adelaide Antici, scrisse decine e decine di opere importantissime tra cui ‘A Silvia’ e ’L’Infinito, opere divenute di fama mondiale. Viaggiò brevemente a Roma, Milano, Firenze, Pisa e infine a Napoli, dove si spense il 14 giugno 1837 poco prima del 39esimo anno di età. Marcel Proust afferma che “ogni lettore, quando legge, legge sé stesso” Quando leggiamo una poesia, una canzone o una novella di Leopardi, ancora oggi ritroviamo tematiche, visioni e riflessioni sulla vita umana e sociale senza tempo. Un nostro contemporaneo.
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KORAN BURNED IN SWEDEN
Rabat - On the very High Instructions of His Majesty King Mohammed VI, Commander of the Faithful, may God assist Him, the Chargé d'Affaires of the Kingdom of Sweden in Rabat was summoned this Wednesday to the Ministry of Foreign Affairs, African Cooperation and Moroccan Expatriates, and the Ambassador of His Majesty the King to Sweden was recalled to the Kingdom for indefinite consultations, after the Swedish government once again authorized a demonstration on the same day during which the Holy Quran was burned in front of a mosque in Stockholm. A statement issued by the Ministry of Foreign Affairs, African Cooperation and Moroccan Expatriates stated that during the summons, the Swedish diplomat was informed of the Kingdom of Morocco's "most vigorous condemnation of this offense and rejection of this unacceptable act." "This new offensive and irresponsible act disregards the feelings of more than a billion Muslims during this sacred period of the great pilgrimage to Mecca and the blessed feast of Eid Al-Adha," the statement stressed. "Regardless of the political positions or differences that may exist between countries, the Kingdom considers it unacceptable that the faith of Muslims should be disrespected in this way, nor can the principles of tolerance and the values of universalism be reduced to accommodating the views of a few while showing so little regard for the beliefs of more than a billion Muslims," the statement added.
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Archeologia e street art a Pompei
Si svolgerà dal 27 giugno al 2 luglio il Pompei Street Festival, la manifestazione sostenuta dal sindaco del Comune di Pompei Carmine Lo Sapio, ideata dall'artista Nello Petrucci e realizzata da Art and Change. La terza edizione della kermesse, per volontà dell'Amministrazione comunale, mette al centro del progetto la promozione culturale e quella turistica, che nella giornata inaugurale saranno promosse in un convegno con il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, il consigliere del ministro della Cultura, l'economista Gianni Lepre e il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. Pompei Street Festival è un evento unico che utilizza la forza espressiva della Street Art, con la realizzazione di opere ispirate a tematiche sociali e ambientali, per la realizzazione di una riqualificazione del territorio e leva di promozione turistica. Ma, allo stesso tempo, invia un forte messaggio ai giovani, cittadini e visitatori, per avvicinarli alla Cultura e alle radici storiche del Paese che nella città di Pompei trovano, e in particolare nel Parco Archeologico degli Scavi, valide testimonianze. Resilienza e Armonia saranno le tematiche che animeranno le creazioni degli street artist nella terza edizione di Pompei Street Festival. Interpretando con il loro personale stile questo filo conduttore, i 23 artisti che giungeranno a Pompei realizzeranno un vero e proprio museo a cielo aperto grazie ai live show per le vie della città. Diciotto le nazioni rappresentate dei 5 continenti. Il programma della manifestazione, inoltre, si avvale anche di altre forme d'arte per raggiungere il fine promozionale del territorio: musica, cinema e mostre, unitamente a workshop con le scolaresche, completeranno il calendario del Pompei Street Festival 2023. CINEMA - A.A.A.: Archeologia Ambiente Arte, sono i principali temi focus ai quali sarà dedicata la programmazione della sezione cinema con il concorso internazionale di corti e docufilm del Pompei Street Festival 2023, con la direzione artistica del filmmaker Egidio Carbone Lucifero. All'interno del Museo Temporaneo d'Impresa di Pompei, in piazza Bartolo Longo, la manifestazione presenterà momenti di incontro-spettacolo riservato alle scuole, proiezioni di film per il cinema, ospiti e testimonianze. MUSICA - Tre importanti concerti saranno al centro del focus musica del Pompei Street Festival. Artisti di fama internazionale, come: Frankie Hi-NRG (30 giugno), la dance/elettronica dei Planet Funk (1° luglio) e Raiz, che omaggerà lo storico cantautore Sergio Bruni (2 luglio), accompagneranno le serate del festival in piazzale Schettini. Tutte le sere DJ Set animeranno, prima dei concerti, le notti pompeiane.
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JU BUK FESTIVAL
Gli effetti socio-economici della pandemia, la guerra in Ucraina, la rivoluzione delle donne in Iran, la rotta migratoria balcanica e quella mediterranea. Ricca di stimoli e miscellanea di suggestioni la III edizione del festival letterario tutto al femminile Ju Buk (che nel gergo locale sta a indicare la bisaccia del pastore transumante) diretto dalla sociologa e giornalista Eleonora de Nardis. Promossa dal comitato Scanno Borgo in festival, avrà luogo dal 28 al 30 luglio 2023 a Scanno, antico borgo nel Parco nazionale d’Abruzzo e paese amato dai fotografi Cartier Bresson e Giacomelli, sotto gli alti patrocinii del MiC e della Regione Abruzzo. Donne che trasmettono i fili della Memoria e donne in grado di capovolgere stereotipi e scrivere nuove grammatiche di rapporti tra generi: aprirà la giornata dedicata alla narrativa l' esordiente abruzzese Kristine Maria Rapino con Fichi di marzo (Sperling&Kupfer) che narra le vicende di una famiglia di pastai della Majella, seguita dalla scrittrice siciliana che vive tra Roma e Parigi Anna Giurickovic Dato con Il grande me (Fazi). La seconda giornata, dedicata alla saggistica, vedrà sul palco la giornalista e antropologa Tiziana Ciavardini con il suo lavoro Ti racconto l’Iran. I miei anni in terra di Persia (Armando) e l’economista femminista Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics di Unitelma Sapienza, con Le signore non parlano di soldi (Fabbri). La terza giornata vedrà protagoniste la pluripremiata giallista Piera Carlomagno con Il taglio freddo della luna (Solferino) e l’afropartenopea Djarah Khan con il suo acclamato Ladri di denti (People). Nel segno della staffetta generazionale torna il premio Ju Buk Opera Prima, affidato alla direzione artistica di Valeria Gargiullo, enfant prodige di Salemi e vincitrice dell' ultimo Premio John Fante. Madrina dell’evento l’attrice Valentina Melis, attivista per i diritti civili e le pari opportunità e testimonial dell’ associazione Differenza Donna. Ju Buk, che nelle passate ha ospitato grandi firme della letteratura italiana, da Nadia Terranova a Valeria Parrella a Donatella Di Pietrantonio, conta anche quest’anno di lasciare un indelebile segno nel panorama dei festival estivi.
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Frida Kahlo per immagini
"Frida Kahlo. Una vita per immagini" è il titolo della mostra promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Alberobello (Ba), e organizzata da Bass Culture srl e Rjma Progetti culturali in collaborazione con Locus Festival e Diffusione Italia International che sarà aperta al pubblico dal 24 giugno all'8 ottobre 2023.

"Il percorso all'insegna della internazionalizzazione e innovazione culturale di Alberobello è tracciato", spiega Valeria Sabatelli, assessora alla Cultura, la quale aggiunge che "tra le artiste che nel Novecento si sono distinte per originalità dei contenuti e delle espressioni, abbiamo scelto Frida Khalo, diventata una icona della rivoluzione generazionale e di emancipazione femminile, per la sua arte e soprattutto per le vicende della sua vita controcorrente, straordinariamente documentate da foto scattate da alcuni dei maggiori fotografi del Novecento.". L'esposizione è allestita nel Museo del Territorio - Casa Pezzolla, protetto dall'Unesco e costituito da 15 trulli comunicanti, dove l'unicità dell'architettura rurale si incontrerà con le immagini di Frida e della sua Casa Azul a Città del Messico, diventata oggi il visitatissimo Museo Frida Kahlo.

La mostra sarà corredata da eventi collaterali come il concerto di Max Gazzè con l'Orchestra della Notte della Taranta il 30 giugno in largo Martellotta, l'esibizione di Frida Bollani Magoni il 7 agosto al Trullo Sovrano e da una serie di appuntamenti letterari organizzati dall'associazione culturale Spine all'interno di Casa Pezzolla.
"La rivoluzione di genere che vede in Frida una figura pioneristica - aggiunge il sindaco Francesco De Carlo - è presente in ogni attività del mio esecutivo, sin dal suo insediamento. Dal primo progetto europeo 'No women No panel' all'individuazione di qualificate figure femminili in ambito politico/istituzionale e manageriale". Attraverso un centinaio di scatti, per la maggior parte originali, la mostra, a cura di Vincenzo Sanfo, ricostruisce le vicende della vita controcorrente della grande artista messicana, alla ricerca delle motivazioni che l'hanno trasformata in un'icona femminile e pop a livello internazionale. Le foto sono state realizzate dal padre Guillermo durante l'infanzia e la giovinezza della figlia e poi da alcuni dei più` grandi fotografi della sua epoca, a cui è dedicata una istallazione nel giardino del Palazzo Pezzolla: Leo Matiz, Imogen Cunninghan, Edward Weston, Lucienne Bloch, Bernard Silbertein, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Nickolas Muray e altri ancora. In questo straordinario "album fotografico" si rincorrono le vicende spesso dolorose ma sempre appassionate di una vita, oltre agli amori, alle amicizie e alle avventure di Frida. In mostra è esposto anche un gruppo di piccole fotografie molto intime di Frida, scattate dal gallerista Julien Levy. Il percorso di mostra ricostruisce innanzitutto il contesto in cui si è affermata la sua personalità: è il Messico del primo Novecento, attraversato da una rivoluzione che ne ha cambiato la storia, grazie a umili campesinos ed eroici protagonisti come Pancho Villa e Emiliano Zapata. L'epopea e il mito della rivoluzione messicana resteranno impresse nella mente di Frida e ne forgeranno il carattere indomito, alimentando il suo senso di ribellione verso le convenzioni borghesi e le imposizioni di una società` fortemente maschilista. In questo contesto si innestano le vicende della famiglia Kahlo. Guillermo, il padre, è un fotografo di professione di origine tedesca, giunto in Messico nel 1891 e ben presto innamoratosi del paese che lo ha accolto. In mostra è ritratto con Matilde Calderon, sua sposa e madre di quattro figli, tra cui Frida. Di sangue misto, tedesco e messicano, Frida cresce nel mito di un Messico rivoluzionario e trova nella pittura un linguaggio appassionato, viscerale, dai forti contenuti impietosamente autobiografici, con cui si racconta senza ipocrisie. Tutta la sua opera è una forma di autoanalisi, alla ricerca di una propria identità e di una ragione di vita. Nei suoi numerosi autoritratti non teme di mettere a nudo le proprie debolezze e le proprie inquietudini. Accanto a Frida è spesso ritratto Diego Rivera, il pittore e muralista con cui ha condiviso un rapporto intenso e turbolento, che ha attraversato gran parte della sua vita. Ma vi appaiono anche altri personaggi come Leon Trotskij e André Breton. La mostra si conclude con un video che raccoglie le poche immagini filmate della grande artista messicana. Tutto il percorso espositivo è accompagnato da un'audioguida a disposizione di tutti i visitatori, inclusa nel biglietto. Il catalogo, curato da Vincenzo Sanfo, è edito da Papiro Art.
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All'asta la collezione d'arte di Peter Ustinov
Vanno all'asta le opere d'arte e i cimeli di Peter Ustinov (1921-2004), vincitore di due premi Oscar, reso universalmente celebre dal personaggio di Agatha Christie, Hercule Poirot.

Gli eredi dell'attore e regista britannico hanno deciso di vendere la collezione di opere d'arte che nel corso dei decenni aveva accumulato, una raccolta che riflette sia la sua tradizione familiare sia la sua leggendaria carriera. Tra le opere: un capolavoro di Pierre-Auguste Renoir, "La Liseuse", olio su tela del 1890, stimato 1 milione di euro, seguito da un secondo dipinto dell'artista francese, "Vergers avec cochons" (1901), valutato 400.000 euro; le sceneggiature di "Spartacus" (1960) di Stanley Kubrick, di "Billy Budd" (1962), con annotazioni di regia e fotografie del set, e di "Quo Vadis" (1951) di Melvin Leroy, oltre al Golden Globe ricevuto nel 1952 come miglior attore non protagonista per il ruolo di Nerone. Ed ancora pezzi di Félix Vallotton, Natalia Goncharova, Alexandre Benois, Nadia Benois (madre dell'attore), Zinaida Serebriakova e una selezione di disegni di artisti di età moderna oltre a numerosi cimeli cinematografici. Sotheby's offrirà la collezione privata di Sir Peter Ustinov in due aste a Parigi, con una vendita dal vivo il 6 luglio e parallelamente un'altra asta online, aperta alle offerte dal 30 giugno al 7 luglio.
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